Credo nell'essenziale, in ciò che resta quando togli il superfluo. Mi affascina la semplicità perché non è mai banale: è la struttura che parla, è la luce che scolpisce lo spazio, è il materiale che racconta una storia.
L'architettura per me è un dialogo tra l'uomo e la natura, tra il bello e il necessario, tra la forma e la funzione. Amo quegli spazi in cui tutto comunica – struttura, arredo, colori – e in cui ci si sente bene, senza sapere esattamente perché. Perché il design, quando funziona, non ha bisogno di spiegazioni.
Non mi definisco esperto, ma curioso. Non mi interessa impressionare, ma costruire. Non cerco la perfezione, ma l'armonia. Il mio lavoro è un continuo imparare dagli errori, osservare la natura e progettare spazi che rispettino chi li abita e ciò che li circonda.
L'architettura mi affascina perché è concreta e razionale, eppure riesce a emozionare come la musica, il cinema o la pittura.
Se decidiamo di lavorare insieme, ti chiederò una cosa sola: la lealtà.
"La lealtà è una strada a doppio senso. Se io la chiedo a voi, voi l'avrete da me"